dimanche 28 février 2016

Espulsione automatica dalla Svizzera degli stranieri con crimini

Il voto dei connazionali ticinesi mi fa rabbrividire: 87 117 votanti accettano l'iniziativa e 59501 la rifiutano. Dunque approvazione massiccia della proposta. Il Canton Ticino vota come tutti i piccoli cantoni del cuore alpino, cioè come la Svizzera primitiva. Questa è una espressione usata in modo ricorrente per designare l'insieme di questi cantoni, alpini, piccoli, cattolici in maggioranza. Dunque la Svizzera italiana si allinea con la parte più chiusa del mondo elvetico, quella che  ritiene e rivendica di rappresentare l'autenticità elvetica, quella che difende a spada tratta le tradizioni del mondo rurale, valligiano, quella che denuncia le opzioni dei connazionali romandi, dei centri urbani svizzero -tedeschi come Zurigo e che considera lassismo le scelte di questi concittadini. Una parte della popolazione del Canton Ticino considera di essere un baluardo contro il mondo italico corrotto, caotico, disordinato , sporco. Erige una barriera mistica salutare contro le perversioni che possono venire dal Sud, ritiene di avere una missione politica fondamentale che consiste nel prevenire le forme di infezione socio-culturali  di mondi diversi. Non è sempre stato così. Gradualmente la popolazione del Canton Ticino ha adottato un riflesso di chiusura che rende impermeabile una società ancorata a forme di vita ora privilegiate, intrise di nostalgia per un passato di povertà, di miseria e di sfruttamento, ma questo passato lo si è scordato mentre invece si ritiene meritevole e giusto il benessere contemporaneo ( non so proprio se si possa parlare di benessere). C'è uno scarto di 30000 voti circa tra la maggioranza che condivide la visione di un mondo  chiuso su se stesso e la minoranza che invece ritiene doveroso impegnarsi per salvaguardare una società aperta. Due visioni radicalmente opposte della società si contrappongono. Nel mondo elvetico 400 000 votanti circa invece fanno la differenza in senso opposto. Tutti i principali centri urbani elvetici rifiutano la proposta di fare piazza pulita degli stranieri colpevoli, anche quelli tradizionalmente cattolici come Lucerna o Friborgo. Poi ci sono i cantoni di frontiera simili  dal punto di vista geopolitico al Ticino  nei quali non si ritiene di doversi chiudere a riccio su se stessi per proteggersi, come per esempio il Giura che è cattolico e francofono, oppure Basilea o Sciaffusa che sono a Nord, al confine  con la Germania. Anche nel cantone dei Grigioni, cantone alpino per eccellenza , dove l'ancoraggio alle tradizioni è forte, dove l'esposizione al confronto con gli altri è grande, si è rifiutata l'iniziativa xenofoba per eccellenza. Il risultato del voto del Canton Ticino mi rattrista, mi induce a riflettere sulle ragioni di una scelta simile. I dati statistici mi rinviano un'immagine della società cantonticinese che non è la mia, che non condivido.







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