samedi 29 février 2020

Il funerale negato

"Il funerale negato ovvero l'ombra lunga dei Patti Lateranensi": è il titolo di un opuscolo che l'amico Bruno Segre mi ha inviato , opuscolo  praticamente scritto per intero da lui  e che è presentato come un'intervista con il giornalista Alberto Saibene, nel quale Bruno analizza il rifiuto del rabbino di Parma di depositare le ceneri della consorte Matilde deceduta due anni fa nel cimitero ebraico di Monticelli perché Matilde non era ebrea. Per ora le ceneri di Matilde sono in un'urna a casa di Bruno,  e tutta la famiglia di Bruno Segre ( tre figli, cioè due femmine e un maschio) non capisce, contesta le ragioni del rifiuto sollevate dal rabbino. Il padre  le ha spiegate loro e agli amici. Si tratta di una conseguenza lontana dei Patti Lateranensi del 1929 voluti dal fascismo, ai quali fecero seguito  nel 1930 e 1931 le leggi Falco sulle Comunità Israelitiche che hanno fascistizzato l'assetto della comunità israelitiche in Italia secondo Bruno e che sono rimaste in vigore fino al 1987. Dunque ecco un ennesimo caso che dimostra in modo eloquente come il fascismo non sia scomparso dalla Repubblica italiana e dal mondo italico. Ci sono altri settori che sono ancora fascistizzanti.  Questo ne è uno e Bruno con la sua bravura ci spiega come mai il mondo italico sia oggigiorno rimasto  ancorato a una concezione non moderna della società. In questo caso si dà un'interpretazione davvero particolare della separazione tra Stato e Chiesa, ovvero della laicità.

Bruno fu mio collega alla Scuola Magistrale di Locarno dal 1965 al 1969. Ce ne siamo andati via  entrambi nel 1969, io a Berna nella Cancelleria Federale e Bruno a Milano. La crisi di quella scuola e il modo con la quale la crisi era gestita ci offerse l'occasione per inoltrare le dimissioni e per andarcene nonostante il sostegno degli studenti. Il Collegio dei docenti ( un centinaio) non mosse allora un dito per innovare la scuola.

I dirigenti del piccolo mondo ebraico italiano hanno  accettato le norme fasciste  dei Patti Lateranensi con diffusa soddisfazione, dice Bruno. Furono 69 articoli rimasti in vigore dal 1930 fino al 1987. Le leggi Falco  derivate dai patti Lateranensi sono state ritoccate nel 1987 ma l'organizzazione del mondo ebraico italiano grosso modo non è mutata.  Rimase e rimane cioè quella voluta dal fascio. E' questa organizzazione che dà al rabbino capo di Parma l'autorità di vegliare sul piccolissimo cimitero ebraico di Monticelli dove sono seppellite generazioni dei familiari di Bruno Segre fino a ritenere il cimitero di Monicelli come il cimitero di famiglia. Vi sono sepolti la bisnonna di Bruno con un buon numero dei suoi 24 figli, entrambe le nonne, una zia, il nonno paterno, i genitori di Bruno, la sorella Laura,

L'analisi del caso, assai doloroso per Bruno e i suoi, è un'occasione per mettere in evidenza l'assenza di laicità nella storia recente italiana. Bruno non è un ebreo praticante e nemmeno lo è la sua famiglia. L'educazione che ha ricevuto e che ha dato ai figli non è un'educazione religiosa. Bruno è ebreo e laico, come spesso succede agli ebrei.
Frequenti furono i matrimoni misti, come quello di Bruno e Matilde, nella comunità ebraica italiana e in particolare a Monticello. I rabbini di Parma non avevano  opposto per molti anni alcun divieto alla sepoltura nel cimitero ebraico dei congiunti non ebrei. Questo volta invece le cose sono cambiate. L'opposizione c'è stata malgrado il disinteresse per le sorti del cimitero ebraico di Monticello curato solo dai parenti in vita  dei sepolti.

Le vecchi norme Falco del regime fascista sono state aggiornate nel corso degli anni Ottanta del secolo scorso  quando , in un testo di 34 articoli sancito nel 1987,  firmato da un lato da Bettino Craxi per il governo italiano e dall'altro, a nome della comunità ebraica, da Tullia Zevi. Nacque allora l'Intesa Israelitica poi detta Intesa Ebraica che di fatto ha  abrogato  le leggi Falco del 1930. Le decisioni  sono entrate in vigore nel 1989 con una nuova legge ( si notino le date). Questa fu un'occasione mancata per modernizzare i rapporti tra Stato e Chiesa in Italia nonché i rapporti con le religioni non cattoliche , secondo Bruno perché  per quanto riguarda l'ebraismo italiano la legge  conservava immutato l'impianto organizzatore centralizzato e  unitario. Il documento dell'87 e quello dell'89 salvaguardano la tradizionale struttura unitaria dell'ebraismo italiano c lo mantiene nell'ortodossia rabbinica ma ignora non solo la varietà contemporanea dell'ebraismo italiano nonché  le tendenze in atto nella comunità ebraica internazionale. Non si modernizzano i rapporti tra Stato e Chiesa, non si riconosce una maggiore laicità  allo Stato e non la si concede ai credenti. Queste le ragioni lontane del funerale negato: un manco di laicità nella cultura italiana contemporanea.