dimanche 14 juillet 2013

14 luglio

La festa popolare per il 14 luglio , festa nazionale francese ma anche data simbolica  del crollo dell'Ancient Régime in Europa, si svolge il 13 luglio sera in tutta la Francia. La tradizione consiste soprattutto nei balli popolari che si svolgono nelle caserme dei pompieri ma a Parigi si balla anche in riva alla Senna , o dietro Nôtre Dame. I gay hanno i loro ballo, le femministe il loro, il PC il suo e uno dei divertimenti parigini il 13 sera è  passare da un ballo all'altro fino alle piccole ore. Ogni ballo ha le sue caratteristiche, il suo popolo, i suoi fan. Ci sono i balli rock, funck, electro,  quelli tradizionali "musette" con la fisarmonica come negli anni Cinquanta, quelli romantici con  valzer e tanghi, il jazz. Si avanti fino al mattino presto. A Parigi i più belli sono quelli in diva alla Senna.

La festa ufficiale del 14 luglio si svolge invece il 14 ed è caratterizzata dalla grande sfilata militare dell'esercito francese sui Campi Elisi , dall'Arco di Trionfo fino alla tribuna dei notabili e del governo costruita ai bordi della piazza della Concordia , a due passi dall'Assemblea Nazionale, proprio alla fine del Giardino delle Tuileries. Indubbiamente il quadro è spettacolare. La messa in scena pure anche se mi fa una gran pena vedere militari gallonati di cinquant'anni e più che si impegnano come matti per regolare al millimetro la sfilata delle truppe. Il loro orizzonte  mentale si ferma lì. Nella sfilata ci sono due aspetti topici: il passaggio delle truppe e l'insediamento degli invitati nella tribuna principale accanto al presidente della repubblica, al governo, agli ospiti d'onore, agli invitati. Occorre immaginare le discussioni dietro le quinte sulla scelta degli invitati, sui cartoncini d'invito firmati dal presidente della repubblica o dal primo ministro. Dopo la sfilata il secondo momento ufficiale è l'allocuzione o l'intervista del presidente della repubblica alla televisione. Ciò succede di solito alle 13:00. Poi in serata grande concerto sinfonico al Trocadero ed infine verso mezzanotte i fuochi d'artificio tirati dalla Torre Eiffel. Il popolo assiste, fa ressa, dapprima alla mattina, sui Campi Elisi e poi la sera per i fuochi d'artificio.

Ogni città, Marsiglia, Lione, Lilla, per esempio, ha le sue tradizioni. Di solito, dopo la festa popolare del 13 luglio sera, il 14 è una giornata morta: tutti davanti ai piccoli schermi a vedere la sfilata o a sentire il presidente. Non c'è altro.

Quest'anno fa bel tempo, è caldo. Spesso invece piove e fa freddo almeno nel Nord della Francia. Quindi quest'anno il clima è ideale per la celebrazione della "grandeur" francese. Mi viene da ridere quando penso a una notizia di pochi giorni fa pubblicata dai quotidiani francesi nei quali si diceva che la maggior parte degli obiettivi colpiti dall'aviazione militare francese in Libia sono stati identificati e segnalati dai servizi segreti USA. Questa è la "grandeur" francese.

Quest'anno sono a Parigi per il 14 luglio. Non mi succedeva più da una buona ventina d'anni. Però non mi muovo di casa, non sono andato ai balli popolari ieri sera e ho la TV  spenta. La sfilata militare mi disgusta. Provo nausea di fronte all'esibizione della forza militare, penso ai morti delle ultime due guerre, al governo di Vichy, alle truppe USA che per ben due volte in un secolo sono intervenute per salvare la Francia. Non riesco a scordare questi aspetti. Il folclore monarchico mi supera. Lo scorso anno la candidata ecologista alle elezioni presidenziali, se non ero, aveva proposto di sostituire la sfilata militare con una sfilata "citoyenne", facendo sfilare sui Campi Elisi le ONG per esempio oppure le associazioni umanitarie. A me pareva una buona idea ma ha suscitato una violentissima opposizione. Sia a destra che a sinistra ci sono troppe persone che aspettano questo momento di pseudo-gloria.

Un ultimo dettaglio: per finanziare i balli popolari del 13 luglio sera nelle caserme dei pompieri nelle scorse settimane i crocicchi di Parigi erano occupati da giovani pompieri che vendevano biglietti di lotteria. Nelle ore di punta non si riusciva ad evitarli. Giovanotti in gamba, in uniforme, bei ragazzetto: i capi li mandavano sul terreno a raccogliere soldi. La gente compra i biglietti della lotteria e poi il 13 luglio sera va ai balli.