samedi 24 juin 2017

Il blog dell'OCSE sull'educazione

In una settimana il blog sull'educazione dell'OCSE ha pubblicato quattro post . I post sono contributi corti, di quattro pagine di solito , nei quali ci si concentra su alcuni temi a proposito dei quali si può' dire qualcosa di politico traendo osservazioni dai progetti sulla scuola dell'OCSE e soprattutto dalla miniera di dati  comparati raccolti con l'indagine PISA. Adesso si sfruttano le informazioni fornite nell'indagine PISA del 2015 che verteva principalmente sulla cultura scientifica e aveva un addentellato sulle conoscenze elementari di economia e finanze  dei quindicenni . Test tra l'altro molto bello Il blog e' in inglese. Non esiste una versione in italiano.

Ecco i quatto post di questa settimana:


Rethinking the learning environment by Rose Bolognini

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Il post presenta i risultati di un progetto del CERI sui contesti scolastici (Innovative Learning Environments )

Priming up for primary school by Andreas Schleicher

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Post del capo della Direzione dell'educazione dell'OCSE ehe commenta il primo insieme di indicatori comparati dell'OCSE sull'educazione prescolastica




Studying more may not make you a top-performer by Hélène Guillouel 
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Post che sfrutta i dati dell'indagine PISA gia' trattati da PISA in Focus No. 73. Gli studenti studiano anche in Finlandia.


Who makes it into PISA? by Nicholas Spaull

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Altro post che sfrutta la miniera di dati più' o meno comparabili dell'indagine PISA, in questo caso dell'indagine PISA 2015. Il post e' tecnico e tratta appunto di comparabilità', di classifiche . Mostra come i risultati della Turchia, del Messico, dell'Indonesia, del Vietnam possono essere interpretati in modo diverso se si tiene conto delle politiche scolastiche nazionali.

Tra questi quattro post mi soffermerei sul primo e sul terzo, Il post di Schleicher sull'educazione prescolastica riprende con dati alla mano una lunga serie di progetti dell'OCSE sull'educazione prescolastica iniziata allOCSE  nel 1975 . Gia' allora si sapeva  che i programmi di educazione prescolastica erano  benefici . Ma a quei tempi si riteneva che per riuscire ci volessero politiche sociali intersettoriali. Adesso ci si concentra sulle politiche scolastiche . Non a caso si parla di scuole materne e non di educazione prescolastica. L'obiettivo principale condiviso dalla classe politica e' la preparazione alla scolarita' vera e propria, ossia la metamorfosi del bambino in discepolo, in scolaro. Si ritiene che forse in questo modo si riusciranno a ottenere più risorse  per l'educazione prescolastica che gradualmente diventa' obbligatoria. Un'altra via per estendere i sistemi scolastici.Si inizia prima "la scuola" , mentre il miglioramento delle condizioni di vita dei poveri, dell'alloggio, della sanità per i piccoli, sono altri problemi. Oggigiorno si da' per scontato che le scuole materne sono un elemento del sistema scolastico. Nel 1975 ci si chiedeva se i Ministeri dell'Istruzione fossero competenti per attuare politiche intersettoriali per l'infanzia.





L'accountability: può risolvere i problemi della scuola?

Nel blog della fondazione USA  "Brookings Institution" ( Articolo in inglese, cliccare sulla  dicitura per accedere all'originale) ci si chiede se la rendicontazione , ossia se la trasparenza, o l'obbligo di rendere conto sono una soluzione per migliorare la scolarità'. La risposta data da due collaboratori della fondazione e' equilibrata: forse, talora, può succedere ma di per se' non basta. Dunque e' inutile fondare grandi speranze anche sulla "accountability " . A parte le difficolta' che si incontrano per attuarla, l'accountability  non risolve i problemi della scolarizzazione, ossia non concorre a migliorare la media dei risultati scolastici come si misura oggigiorno. Ci vuole altro. Nondimeno l'accountability e' un miraggio affascinante, accecante. Certamente laddove si riesce a attuarla qualcosa di buono succede. Ma la ricetta non e' universale e la politica scolastica deve correre alquanto non dico per imporla ma per attuarla. Imporre e' relativamente facile quando si padroneggiano le leggi dell'amministrazione statale e quando si controlla la propria maggioranza politica; attuarla e' invece un altro paio di maniche come lo dimostra il debole contagio dell'accountability nel settore privato.