vendredi 15 janvier 2016

In memoria di James Coleman

James Coleman fu uno dei massimi sociologi contemporanei. In occasione del cinquantesimo della pubblicazione  nel 1965 dell'indagine da lui pilotata e commissionata dal governo federale USA intitolata “Equality of Educational Opportunity”   la quale  ha suscitato  grande interesse e anche molto scalpore ovunque perché vi si sosteneva con prove alla mano che le scuole non contavano quasi nulla e che il fattore determinante del successo scolastico era la famiglia, il ceto da cui si proveniva, l'eredità familiare dunque (Da questo punto di vista i lavori di Bourdieu e Passero in Francia erano sulla stessa lunghezza d'onde). 

Nel sito USA EducationNext  (http://educationnext.org ) si sta pubblicando una serie di articoli per commemorare la ricorrenza della pubblicazione di questa indagine che trasferiva alle politiche sociali la responsabilità di creare una società giusta nonché quella di ridurre le disuguaglianze scolastiche.

Si riprendono in in questa sede  alcuni spunti e informazioni del primo articolo redatto da  che è stata una delle allieve e una collaboratrice di Coleman ( breve notizia biografica di Kilgore in inglese cliccando il seguente link:  http://www.zoominfo.com/p/Sally-Kilgore/3526735). Kilgore  ha svolto un dottorato di ricerca in sociologia dell' educazione con Coleman. L'articolo è una biografia di Coleman ed è consultabile in inglese cliccando il link http://educationnext.org/life-times-james-s-coleman-school-policy-research/

Coleman ha diretto indagini rilevanti sulla giustizia e l'equità dei sistemi scolastici nonché sul capitale sociale. Ha prodotto anche un trattato di sociologia che è stato pubblicato in italiano dalla Casa editrice il Mulino con il titolo "Fondamenti di teoria sociale". Mi sembra opportuno ricordare la figura di questo professore che ha orientato un indirizzo di ricerca scientifica sulla scuola, ossia sui sistemi scolastici, assai significativo .  La sua presenza non può essere ignorata accanto a quella di Bourdieu in Francia, di Bernstein in Inghilterra di Husèn in Svezia. A questo quartetto aggiungerei anche Christopher Jencks a Harvard, dove è sempre in attività. Coleman è  un personaggio che ha marcato un'epoca della ricerca scientifica sulla scuola.




Ecco alcune informazioni tratte dall'articolo biografico di Kilgore corredate da alcuni  commenti miei:


Coleman nacque nel 1926 nell'Ohio. Compi`studi universitari banali terminati con una  laurea in ingegneria chimica e inizio' la vita professionale presso Eastman Kodak prima di inscriversi come è prassi negli USA a un corso di dottorato alla Columbia University a New York dove cambia totalmente indirizzo. E' assunto come collaboratore nel Dipartimento della Columbia University di ricerche sociali applicate dove ebbe come maestri due celebrità dell'epoca, Robert Merton ( uno dei primi sociologi della scienza. Si veda qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Robert_K._Merton) e Paul Lazarsfeld (https://en.wikipedia.org/wiki/Paul_Lazarsfeld) . Termina la specializzazione con un dottorato in sociologia nel 1955 e trova un posto di lavoro alla John Hopkins University dove nel 1959 apre il Dipartimento di sociologia. Qualche anno dopo , nel 1973, si trasferisce a Chicago nel 1973 come professore ordinario.

Oggigiorno Coleman è noto soprattutto per il celeberrimo documento “Equality of Educational Opportunity” ( Acronimo EEO) ma l'enorme appetito intellettuale del professore lo condusse ad occuparsi di molte questioni, per esempio di sociologia della matematica , un campo di lavoro originale e nuovissimo, oppure dei meccanismi di potere nella società, di teoria dei comportamenti umani, di psicologia degli adolescenti, di capitale sociale. Coleman aveva una potenza di lavoro strepitosa; Sapeva trascinare e  coinvolgere nugoli di assistenti e di studenti. Non era dunque soltanto un sociologo dell'educazione. Le indagini sulla scuola furono soltanto  uno dei campi di lavoro di Coleman.

L'indagine sulle opportunità educative

Il documento che rese famoso Coleman nasce da un mandato del congresso USA mirante a  approfondire la questione della segregazione razziale nelle scuole USA. Coleman decise di effettuare un'indagine empirica su vasta scala per raccogliere uniformazioni incontrovertibili. L'indagine riguardo'  600 000 studenti , i loro professori, i dirigenti scolastici delle scuole da loro frequentate, i genitori, le loro famiglie. Un lavoro enorme in un'epoca in cui non c'erano ancora i  computer. Il documento finale pubblicato nel 1966 di 700 pagine fu una bomba. Vi si dimostra che le risorse scolastiche, le attrezzature scolastiche contano ben poco , mentre il background familiare e il ceto sociale da cui si proviene esercitano un'influsso ben maggiore della scuola sulla carriera professionale e sociale delle persone. Inoltre nel documento si dimostra anche che il peso rilevante dal punto di vista del successo scolastico dei compagni di scuola, soprattutto dei ceti sociali da cui i compagni provengono. Il documento ebbe un'incidenza enorme sulle politiche di disgregazione negli USA. Molti tribunali fecero riferimento a questo documento per imporre l'adozione di politiche miranti a accentuare la mescolanza sociale e a ridurre la segregazione sociale e scolastica come per esempio la celebre politica del busing che doveva accrescere la diversità sociale nelle scuole urbane.

Nel 1975 ( ossia un decennio più tardi) Coleman ha pubblicato una appendice a questa indagine nella quale dimostra che la causa principale della segregazione scolastica è la segregazione residenziale, in particolare il divario tra il centro urbano e i quartieri periferici. In questo lavoro Coleman critica anche i provvedimenti adottati per lottare contro la segregazione e dimostra che molti provvedimenti adottati per ridurre la segregazione hanno avuto l'effetto opposto e l' hanno aggravata. Per esempio il "busing" ha solo permesso di integrare la minoranza povera afro-americana con studenti bianchi dei ceti poveri. Il ghetto della povertà non è stato affatto violato e la segregazione sociale è peggiorata. La denuncia di Coleman ha scatenato una violenta polemica tra i sociologi USA. Taluni non hanno esitato ad accusare Coleman di essere contrario alla politica di desegregazione, una vera e propria fandonia.




Da segnalare che l'autrice dell'articolo biografico su Coleman ha collaborato con lui per realizzare un altro celeberrimo studio che compara scuole statali e scuole private ( in maggioranza cattoliche) negli USA. L'indagine fu commissionata dal Dipartimento Federale USA dell'educazione. Il lavoro iniziale è stato pubblicato con il titolo “High School and Beyond”
nel quale Coleman dimostra che a parità di condizione le scuole private cattoliche USA erano migliori di quelle statali e per finire l'indagine ha generato una coda sotto forma di un lavoro longitudinale. Si è trattato di un altro studio colossale nel quale l'analisi dei dati statistici ha imperato, a dimostrazione dell'interesse e della validità degli studi comparati su vasta scala, nonostante a tutti fosse noto che Coleman non era affatto un genio della statistica. Questa indagine ha riguardato 70 000 studenti di 1015 scuole secondarie pubbliche e private, ha fornito questionari a tutti i presidi ( in Italia sarebbero i dirigenti scolastici), e ha utilizzato punteggi nei test di matematica, lettura e discipline artistiche. I risultati finali di questa indagine furono pubblicati nel 1982 in un volume intitolato High School Achievement. Nell'indagine  per il Dipartimento federale  USA dell'educazione nel quale si confrontavano i risultati delle scuole statali e delle scuole private Coleman scopri`che non solo gli studenti delle scuole private cattoliche USA conseguivano punteggi migliori negli  apprendimenti scolastiche non  quelli che frequentavano le scuole statali ma che questi studenti inoltre erano più impegnati socialmente mentre gli studenti delle scuole statali con il passare degli anni riducevano la partecipazione alle attività extra-curricolari. Le critiche rivolte a questo studio furono feroci. Coleman fu attaccato da molti colleghi che criticavano la metodologia dell'indagine. Qualche anno fa i dati raccolti da Coleman e dal suo gruppo di lavoro furono riesaminati e  trattati con metodi statistici più elaborati, più complessi. Si concluse che Coleman si era sbagliato. I difensori della scuola statale USA non sfruttarono in modo polemico l'esito di questa revisione. I lavori di Coleman e collaboratori erano ormai datati e potevano essere letti con serenità.

Il contributo di Coleman alla ricerca scientifica nel settore della politica scolastica e delle scienze dell'educazione è stato grandioso. La sua personalità, la sua generosità, la sua cultura  ne hanno fatto un grande maestro che ha marcato generazioni di studiosi nel mondo. Senza dubbio Coleman è paragonabile a Bourdieu o a Husèn, altre due figure notevoli della stessa epoca nel campo della ricerca scientifica sulla scuola . Coleman ha contribuito a definire i parametri e gli standard della ricerca scientifica sull'educazione. Il maestro ha saputo reclutare e formare una vasta schiera di giovani dotatissimi. I suoi lavori hanno esplorato aspetti rilevanti dell'adolescenza. Coleman era convinto di due cose: che le banche dati erano fondamentali e che dovevano essere pubbliche. Questi due principi hanno contribuito in modo determinante a far progredire la ricerca scientifica sulla scuola e sull'istruzione.


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