Per gli adulti USA, genitori di bambini frequentanti la scuola, i cinque obiettivi fondamentali della scuola sono i seguenti:
- sviluppare buone abitudini di lavoro ( 90% di risposte favorevoli);
- fornire informazioni comprovate (85%);
- sviluppare il pensiero critico (ossia non prendere tutto per oro colato, ma verificare) ( 82%);
- preparare a diventare buoni cittadini (82%);
- preparare a lavorare bene in gruppo (76%).
Nelle priorità non esiste né il nozionismo, né il calcolo, né la lettura, e tantomeno l'apprendimento delle conoscenze di base dell'alfabetizzazione tradizionale( sapere scrivere correttamente per esempio, oppure conoscere a memoria le tabelline delle moltiplicazioni). Si è entrati in un altro mondo.
Mi ricordo che una decina di anni fa, quando ero a Ginevra, si fece un'indagine presso gli insegnanti della scuola elementare o scuola primaria, sulle priorità dell'istruzione scolastica e già allora , ma tra gli insegnanti, l'apprendimento delle conoscenze di base non apparve in prima linea. Se ben ricordo, gli insegnanti hanno collocato al decimo posto nella lista degli obiettivi fondamentali dell'istruzione scolastica l'apprendimento delle conoscenze di base. I curricoli cambiano. Le attese sono altre. Non si scrive più, per esempio, in carattere corsivo da decenni e il corsivo forse sparirà anche nei sistemi scolastici che ne impongono l'apprendimento, come se fosse la sola calligrafia degna di nota.
I cinque obiettivi indicati come fondamentali dall'opinione pubblica USA per l'istruzione dell'obbligo elencano cinque competenze. Non si tratta più di apprendere nozioni. Questo non significa affatto eliminare la selezione scolastica perché ci saranno sempre i più competenti e i meno competenti. Si tratta di fissare il momento nel quale effettuare la selezione decisiva. Le classifiche non sono scomparse. Le scuole sono istituzioni designate ad effettuare questa selezione in età giovanile. Poi intervengono altre istituzioni e infine la selezione finale avverrà probabilmente sulle nozioni. Il periodo della scolarizzazione si prolungherà, durerà più a lungo. Oggigiorno, nei paesi scandinavi, si frequenta la scuola fino ai trent'anni e forse di più. Adesso l'opinione pubblica e gli insegnanti concordano che la priorità della scolarizzazione sono le competenze: per esempio lavorare in gruppo, difendere le proprie opinioni senza azzuffarsi, fare valere i propri argomenti, sviluppare il pensiero critico, essere originali nei modi di argomentare e di pensare.
Se si esaminano i programmi scolastici sviluppati nelle scuole odierne e se si comparano con quelli di cinquanta o sessant'anni fa si scopre che le mutazioni sono state enormi. Ai miei tempi la selezione scolastica per esempio si svolgeva su artrusi problemi di lavandini, di rubinetti e di scoli. Adesso la selezione scolastica è ancora ibrida. In parte si effettua sulle nozioni e in parte sulle competenze. Una forma, la prima, è esplicita, la seconda è ancora implicita. Si giocherella, nelle scuole primarie, sui voti , sui colori delle notazioni, sulle lettere alfabetiche da utilizzare per classificare gli alunni, per valutare nel contempo l'acquisizione di competenze e di nozioni. Nel sistema scolastico francese, gli insegnanti hanno ricevuto una tabella di valutazione delle competenze molto raffinata, lunga, ben fatta. Ovviamente l'uso da parte del corpo insegnante e del sistema scolastico è stato fallimentare. Le famiglie hanno ricevuto per alcuni trimestri documenti complessi che non hanno capito. Subito sono apparse soluzioni di comodo, rapide e burocratiche, per compilarle. Le tabelle di valutazione delle competenze non sono servite a nulla anche perché tali valutazioni non servivano a definire il curricolo scolastico individuale. Come ho già avuto modo dire non si può tenere il piede in due scarpe. In ogni modo, la discussione sul tipo di voti è una discussione di retroguardia. Tra poco i voti scompariranno. Il percorso scolastico, il curricolo come si dice, cambia. Non è più quello di mezzo secolo fa. Nella nuova scuola si apprende, ma si apprende qualcosa d'altro e le nuove forme di valutazione sanciranno il risultato conseguito dall'apparato scolastico, dagli insegnanti e dagli alunni che non è più quanto si apprendeva alcuni decenni fa ma però si continuerà sempre a selezionare nella scuola di base.
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