L'OCSE si interessa molto della scuola media e della scuola primaria, ossia di quanto capita negli anni di scuola dei quindicenni ai quali si somministrano gli atrumenti ( ossia i test) dell'indagine PISA. L'OCSE invee naviga per quanto riguarda l'insegnamento secondario di secondo grado e l'insegnamento post-secondario o insegnamento terziario. Le analisi dell'offerta scolastica sono dotte ma le proposte sono moderate e ambigue. Molto realismo che sembra fantascienza d'avanguardia per nei sistemi scolastici zoppicanti come quello italiano ma scarsa visione e soprattutto rimozione delle conoscenze accumulate da decenni di ricerche scientifiche sugli apprendimenti. L'OCSE non esita a calare lezioni di ogni genere per l'istruzione iniziale, l'educazione prescolastica, la scuola dell'obbligo. Sfrutta con grande abikita' la massa di ifnormazioni raccolte dalle indagini che cura , incrocia i dati a piacimento, produce un insieme di indicatori che fa girare la testa.
Vediamo pero'quanto si puo' estrapolare dalle moltissime dichiarazioni prodotte in questi ultimi anni dai responsabili dell'OCSE, dalle pubblicazioni OCSE sulla scuola, dagli esperti coinvolti nelle analisi dei dati PISA o nella preparazione degli strumenti dell'indagine PISA , dai responsabili dei sistemi scolastici ritenuti esemplari, come per esempio quello finlandese o quello polacco, tanto per citare due casi non asiatici. Tra l'altro vale la pena segnalare che gli esperti che lavorano dietro le quinte alla preparazione di PISA oppure queli che analizzano i risultati di PISAo di PIAAC si esprimono poco su quanto fanno, non raccontano come le scelte vngono operate e non spiegano gli strumenti messi in circolazione. Non si sa nulla dei compromessi raggiunti dietro le quinte, delle piste di lavoro abbandonate. Sono una maggioranza silenziosa dell'indagine PISA o dell'indagine PIAAC. Nessuno sa come si svolgono i negoziati per giungere ad un accordo di compromesso oppure a una conclusione all'unanimita'.
Dunque quali sono le caratteristiche della formazione iniziale targata OCSE, i criteri che secondo l'OCSE consentano un miglioramento della scolarizzazione iniziale e che hanno dato eccellenti prove di qualita' in paesi assai diversti tra loro come la Corea, la Polonia, la Finlandia e che quindi possono essere raccomdati ai responsabili politici che si interrogano sulla qualita' dei sistemi scolastici di cui si occupano? L'OCSE non esita a vendere la propria mercanzia come la migliore al mondo, prove alla mano. I paesi che chiedono aiuto all'OCSE potrebbero sapere in anticipo cosa l'OCSE raccomandera' proprio perche' ora ci sono i puteggi PISA e PIAAC che servono a meraviglia, che comprovano la pertinenza delle raccomandazioni, che funzionano come un metro ( benchmark) di giudizio. Sono queste cassifiche che condannano i sistemi scolastici di Svezia, Danimarca o Norvegia e che invece premiano la Finlandia. Dunque vediamo le caratteristiche vincenti dei sistemi scolastici secondo l'OCSE:
- autonomia delle scuole
- convergenza dei punti di vista dei responsabii scoastici e degli insegnanti sugli obiettivi dell'istruzione
- valutazione dei risultati e degi insegnanti
- miglioramento dei salari degli insegnanti, selezione degli insegnanti, formazione spinta del corpo insegnante e dei leaders, valorizzazione del prestigio sociale della professione
- pubblicazione dei risultati delle valutazioni
- rigore nell'insegnamento ( la pubblicazione dei risultati , la valutazione , i test ne sono una componente)
- disciplina nelle scuole ( va di pari passo con la valutazione, con gli obiettivi)
- creativita' ( resta un concetto vago)
- generalizzazione dell'istruzione secondaria di primo grado
- posticipazione di qualiasi forma di anticipo della transizione dalla scuola al lavoro e della selezione degli studenti in funzione degli indirizzi di studio ( si dice anche lotta contro la selezione precoce ma la soglia dell' eta' a partire dalla quale l'insegnamento e' differenziato non e' chiaramente stabilita)
- estensione della scolarita' con anticipo dell'inizio della scolarizzazione oppure con la scolarizzaione dell'educazione prescolastica.
- uso sistematico dei dati statistici per governare le scuole e perimpostare le politiche scolastiche.
L'OCSE non si pronuncia sugli organigrammi ( ignoro la terminologia in voga in Italia per designare le strutture dell'insegnamento). L'OCSE ha incitato la Polonia a creare le scuole medie di tre anni dopo cinque anni di scuola elementare. Nel sistema sovietico la scuola media non esisteva. C'era la scuola unica , come esiste in Danimarca o in Svezia. Il tronco unico per la scuola dell'obbligo (otto o nove anni di scuola indifferenziata) non e' molto caldeggiato dall'OCSE.
Il pacchetto e' assai eterogeneo. Include proposte innovative come l'autonomia e altre assai autoritarie come la pubblicazione dei risultati della valutazione. In Italia si e' optato per una forma mitigata con l'autovalutazione da parte delle scuole nella quale vanno integrati i risutati dei test INVALSI, ossia una valutazione esterna e i voti dati dai professori.
A prima vista ne risulta una rappresentazione di scuola assai tradizionale che non tiene conto dei risultati della ricerca scientifica sull'apprendimento , sullo sviluppo dell'intelligenza o della ricerca scientifica delle neuro-scienze e nemmeno degli sconvolgimenti causati dalla cultura giovanile planetaria oppure dalle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
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RépondreSupprimerGrazie per le tue riflessioni.Ho la sensazione che tu sia stato molto diplomatico nella tua analisi e che dici di più sul come la pensi "tra le righe" che "nelle righe". Ad esempio quando parli di vendita di mercanzia (OCSE) o di "negoziati" per giungere alle conclusioni e raccomandazioni. Condivido la tua conclusione sull'idea di scuola assai tradizionale che emerge dall'approccio OCSE
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